Lotto No. 289


Alighiero Boetti *


Alighiero Boetti * - Arte contemporanea I

(Torino 1940–1994 Roma)
Senza titolo, 1964, firmato e datato 17/5/64, matita su carta, 62,5 x 48,5 cm, con cornice

L’opera è registrata presso l’Archivio Boetti, Roma, con il n. d’archivio 5198 ed è accompagnata da una certificazione fotografica

Provenienza:
Carlina Galleria d’Arte, Torino
Collezione privata europea

Esposizioni:
Cremona, Gli anni sessanta dall’oggetto all’Arte Povera, Fondazione
Città di Cremona, 16 maggio - 20 giugno 2008 (etichetta sul verso)

Bibliografia:
J. C. Amman, Alighiero Boetti. Catalogo generale, Mondadori Electa, Milano 2009, vol. I, p. 127, n. 28 con riproduz.

Boetti si trasferì a Parigi nell’autunno del 1962 e vi rimase per la maggior parte dei due anni successivi. Egli vide di persona le opere di lirismo astratto di De Stael, i lavori tattili di Dubuffet e Fautrier, e i dipinti di calligrafia zen provenienti dal Giappone in una mostra storica tenutasi presso il museo del Petit Palais. [...] All’inizio del 1963 apprese la tecnica dell’incisione nell’atelier di Johnny Friedlander. [...]
Nell’autunno del 1964 continuava a realizzare incisioni, ma la sua attenzione si incentrava ormai su grandi disegni a matita su cartone. Queste opere erano sottilmente modulate dal nero al grigio, come se fossero incisioni eseguite con concentrazioni variabili di inchiostro. L’opera qui offerta (realizzata il 17 maggio 1964) fa parte di questa serie.
In particolare, essa è una dei primi esempi parigini caratterizzati da forme organiche non figurative. Dopo il suo ritorno a Torino nell’autunno del 1964, i suoi disegni cominciarono a riprodurre freddi contorni meccanici tracciati usando vecchie guarnizioni di un motore Fiat o fumetti vagamente pop.
cfr. Annemarie Sauzeau, Le opere e i giorni, in “Alighiero Boetti. Catalogo generale”, vol. I, pp. 23-24

16.05.2018 - 19:00

Stima:
EUR 25.000,- a EUR 35.000,-

Alighiero Boetti *


(Torino 1940–1994 Roma)
Senza titolo, 1964, firmato e datato 17/5/64, matita su carta, 62,5 x 48,5 cm, con cornice

L’opera è registrata presso l’Archivio Boetti, Roma, con il n. d’archivio 5198 ed è accompagnata da una certificazione fotografica

Provenienza:
Carlina Galleria d’Arte, Torino
Collezione privata europea

Esposizioni:
Cremona, Gli anni sessanta dall’oggetto all’Arte Povera, Fondazione
Città di Cremona, 16 maggio - 20 giugno 2008 (etichetta sul verso)

Bibliografia:
J. C. Amman, Alighiero Boetti. Catalogo generale, Mondadori Electa, Milano 2009, vol. I, p. 127, n. 28 con riproduz.

Boetti si trasferì a Parigi nell’autunno del 1962 e vi rimase per la maggior parte dei due anni successivi. Egli vide di persona le opere di lirismo astratto di De Stael, i lavori tattili di Dubuffet e Fautrier, e i dipinti di calligrafia zen provenienti dal Giappone in una mostra storica tenutasi presso il museo del Petit Palais. [...] All’inizio del 1963 apprese la tecnica dell’incisione nell’atelier di Johnny Friedlander. [...]
Nell’autunno del 1964 continuava a realizzare incisioni, ma la sua attenzione si incentrava ormai su grandi disegni a matita su cartone. Queste opere erano sottilmente modulate dal nero al grigio, come se fossero incisioni eseguite con concentrazioni variabili di inchiostro. L’opera qui offerta (realizzata il 17 maggio 1964) fa parte di questa serie.
In particolare, essa è una dei primi esempi parigini caratterizzati da forme organiche non figurative. Dopo il suo ritorno a Torino nell’autunno del 1964, i suoi disegni cominciarono a riprodurre freddi contorni meccanici tracciati usando vecchie guarnizioni di un motore Fiat o fumetti vagamente pop.
cfr. Annemarie Sauzeau, Le opere e i giorni, in “Alighiero Boetti. Catalogo generale”, vol. I, pp. 23-24


Hotline dell'acquirente lun-ven: 10.00 - 17.00
kundendienst@dorotheum.at

+43 1 515 60 200
Asta: Arte contemporanea I
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 16.05.2018 - 19:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 05.05. - 16.05.2018